Personalmente

Che cosa ho imparato da mia figlia?

Orsola e Olimpia (particolare)

È proprio vero che se ci ponessimo da una prospettiva diversa, potremmo imparare tante cose dai bambini. Da quando è nata mia figlia, il mondo si è messo sotto sopra ed ora lo guardo a testa in giù.

Ad oggi, che ha 14 mesi, ecco che cosa ho imparato da lei:

  • Per ridere di gusto basta veramente poco;
  • Saltare sul letto è bellissimo e anche buttarsi all’indietro sui cuscini;
  • Spidocchiarsi i piedini potrebbe essere un buon modo per rilassarsi;
  • Farti prendere in braccio da qualcuno e farti trasportare stile disco-volante è molto comodo;
  • Cambiarti il pannolino quando non ti va è una tortura cinese;
  • Metterti il giubbotto e la sciarpa è una cosa insopportabile;
  • I kleenex in casa sono più comodi dei fazzolettini;
  • Le canzoncine sono un ottimo modo per affrontare le varie fasi della giornata (la canzone del buongiorno la mattina, quella della pappa per i pasti, quella dello sceriffo a metà pomeriggio, la canzone della vasca per il bagnetto e le altre a tutte le ore);
  • I giocattoli non sono così divertenti come sembrano, meglio le faccende domestiche che fanno le mamme;
  • Le mutande possono essere usate come cappello;
  • Il phon può diventare un cagnolino al guinzaglio;
  • I divani bianchi possono essere colorati con un tocco di pennarello, possibilmente rosso;
  • Il seggiolone può essere una scala per andare a quattro zampe sul tavolo;
  • Le palline dell’albero di Natale possono rimbalzare e rompersi se le sbatti a terra;
  • La carta igienica è utile per fare i coriandoli da spargere per casa;
  • Tirare fuori i calzini dal cassetto è un ottimo diversivo e, se li levi uno alla volta, è preferibile;
  • Se non mi piace un estraneo, meglio mostrarlo subito;
  • Posso manifestare come mi sento: quando c’è qualcosa che non va, piango e se sono contenta, rido.
  • “Taes” significa “crackers”, “Peo” significa “prendere” e “Peu” significa “prendere”, ma detto in sardo;
  • I crackers sono la colazione migliore che esista.

E con lei ho imparato che:

  • Lasciarsi andare è liberatorio;
  • Ridere spesso aiuta ad essere più positivi;
  • Il tempo è una convenzione;
  • Non si può programmare senza includere il piano b;
  • Alle volte è meglio non programmare per niente;
  • Le distrazioni (es. mettere il portafoglio in frigorifero) fanno parte della vita;
  • I nostri errori ci rendono più umani;
  • Si campa meglio rendendoci più pratici di fronte alle difficoltà, piuttosto che rimuginarci sopra;
  • Le donne si dividono in: donne e mamme;
  • Poter fare una telefonata in pace è un’impresa epica;
  • È impossibile arrivare sempre puntuali;
  • Davanti alle difficoltà c’è sempre un’alternativa;
  • Da un’impasse si riparte sempre;
  • Il percorso di crescita non finisce mai;
  • I figli sono “altro da te”;
  • La genitorialità è un compito di sviluppo veramente arduo;
  • In qualsiasi modo ti muovi con i figli, l’insidia dell’errore è dietro l’angolo, quindi mi conviene scrivere gli articoli sul mio blog per rinfrescarmi la memoria sul come procedere meglio;
  • Ci sono delle priorità nella vita;
  • Un sorriso a quattro denti può svoltarti la giornata;
  • Il livello di stanchezza che pensavo di poter sopportare è ben oltre la mia immaginazione;
  • Sono più disoccupata di prima;
  • Sono più felice di prima;
  • Sarò una MADRE per sempre;
  • AMARE all’infinito è possibile.

Voi che cosa avete imparato da e con vostro figlio?

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